Cosa vedere a Buenos Aires
Benvenuto a Buenos Aires, la città della passione e del tango! Situata sulle rive del Río de la Plata, questa affascinante metropoli brilla di un’energia unica che ti travolgerà fin dal primo momento. In questa città dove il tango è una vera e propria forma d’arte, potrai scoprire i ritmi sensuali e coinvolgenti della danza argentina, lasciandoti trasportare dalla sua passione travolgente. Il 30 settembre 2009, l’UNESCO dichiarò il tango Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Buenos Aires è una città vivace e cosmopolita, con un patrimonio architettonico che rispecchia la sua ricca storia. I suoi quartieri, o “barrios“, sono una varietà di stili architettonici, dalla bellezza europea di Recoleta, alla città del tango di San Telmo, la modernità di Puerto Madero e l’originalità della Boca. Buenos Aires ti conquisterà con la sua passione e fascino. Scopri nel nostro articolo cosa vedere a Buenos Aires.
Un po’ di storia, la città che fu fondata 2 volte!
Nel 1536 il Re di Spagna inviò Pedro de Mendoza per respingere l’avanzata dei portoghesi. Fu costruita una fortificazione sul Rio de la Plata che chiamò “Santa María de los Buenos Aires”. L’ostilità dei Querandí non permise la colonizzazione nella regione e gli spagnoli dovettero abbandonare la zona 5 anni più tardi.
La Corona spagnola inviò poi Juan de Garay per fondare una città e colonizzare i territori del sud nel 1580, fondò la città chiamandola “Ciudad de la Santísima Trinidad”.
Per circa 200 anni Buenos Aires è rimasto isolato ed escluso dalle rotte commerciali della Spagna. Subì attacchi dai pirati e diventò una città di contrabbando.
Nel 1776 il Re Carlo III di Spagna dichiarò Buenos Aires capitale del nuovo Vicereame del Rio de La Plata.
Durante la Rivoluzione di Maggio nel 1810, si proclamò l’indipendenza di Buenos Aires dalla Spagna. Iniziò poi la Guerra d’Indipendenza Argentina che coinvolse molti paesi del Sud America e che terminò 15 anni dopo.
Al termine iniziò una crescita esponenziale della popolazione con un costante peggioramento delle condizioni di vita.
Nel 1880 Buenos Aires passò sotto il controllo della Casa Rosada e venne proclamata capitale del Paese.
Negli anni successivi Buenos Aires continuò a crescere e vennero costruiti gli edifici più importanti della città. In occasione dei 100 anni dell’indipendenza nel 1910, si tennero parecchi festeggiamenti e alle porte della prima della Prima Guerra Mondiale era già una delle più grandi città esistenti.
Dopo il crollo di Wall Street nel 1929, Buenos Aires affrontò una serie di colpi di stato militari che la portò alla povertà e le infrastrutture degradarono.
I desaparecidos e la rinascita
ll 24 marzo del 1976 i militari guidati da Jorge Rafael Videla prendono il potere in Argentina, mettendo in atto un piano di sterminio degli oppositori. Questa è una delle pagine più buie della dittatura del ventesimo secolo. Tra il 1976 e il 1983, in Argentina, sotto il regime scomparvero 30.000 dissidenti, i cosiddetti desaparecidos.
Il 30 ottobre 1983 finalmente si ristabilì la democrazia con l’elezione a Presidente di Raúl Alfonsín che iniziò a punire i principali responsabili di questi 7 anni bui.
Nel 2010 la città festeggiò il suo bicentenario e ci fu la re-inaugurazione del Teatro Colón.
Oggi Buenos Aires è una capitale moderna che accoglie i suoi visitatori con tantissime attrazioni ed edifici di pregio. Purtroppo ultimamente sta affrontando nuove proteste contro il decreto, fortemente voluto dal nuovo presidente ultraliberista Javier Milei. Vedremo come andrà a finire…
Cosa vedere a Buenos Aires
Buenos Aires, chiamata anche Baires, è la città più grande, nonché capitale dell’Argentina. Ha una superficie di oltre 200 chilometri quadrati e decine di attrazioni. Capirai bene che prima di partire è opportuno fare un elenco di cosa vuoi vedere a Buenos Aires dividendo la visita per quartieri (barrios), pensa che ne possiede 48!
Ad ogni modo le cose principali da vedere a Buenos Aires sono Plaza de Mayo, la Casa Rosata e la Catedral Metropolitana, il Quartiere la Recoleta con il suo cimitero monumentale e la Basilica de Nuestra Señora del Pilar, Palacio del Congresso, il teatro Colon e l’inimitabile quartiere della Boca e del Caminito con la Bombonera. Ancora, l’obelisco che sorge nel barrio di San Nicolás, nella plaza de la República, il giardino Rosedal (è un roseto situato all’interno del Parque Tres de Febrero) nel Barrio Palermo e il Planetario. A Buenos Aires è bello perdersi nelle vie dei barrios più autentici ammirando i ballerini di tango per la strada. Oltre alla danza, Buenos Aires offre una scena culinaria eccezionale, con ristoranti raffinati e tradizionali dove potrai gustare prelibatezze come il famoso asado argentino e gli irresistibili dolci, come il medialuna o il dulce de leche.
Sei pronto a scoprire i quartieri più belli di Buenos Aires ?
Cosa vedere a Buenos Aires, quartiere Boca
Il primo luogo che abbiamo voluto vedere a Buenos Aires è il quartiere popolare “la Boca” .
I motivi principali sono 2:
1) E’ il più caratteristico
2) Soprattutto perchè è il quartiere nel quale risiede il Tempio del Calcio ovvero lo stadio ” La Bombonera“, dove giocò Diego Maradona al Boca Juniors, tra il 1981 e il 1982.
E’ stato il quartiere che ci ha colpito di più a Buenos Aires.
Fu il quartiere dove si insediarono gli immigrati europei, soprattutto genovesi.
Le condizioni di vita degli immigrati erano dure e per realizzare le proprie case utilizzavano le lamiere riciclate delle barche e dipinte con le vernici di scarto delle navi; un tocco di colore che ha distinto La Boca dagli altri quartieri.
La Boca fu fonte d’ispirazione per Benito Quinquela Martin, il pittore che inventò “El Caminito”, la via più famosa di tutto il quartiere. Si tratta di un “museo a cielo aperto” nato dalla riqualificazione e recupero dei vecchi edifici. Un tripudio di colori, locali particolari, mercatini e ballerini di tango. Mai visto un quartiere più bello.
La visita che attendevamo maggiormente a Buenos Aires era quella della visita alla Bombonera, il famoso stadio del Boca Juniors dove giocò Maradona con l’annesso “Museo de La Pasion Boquense”. Un sogno che si realizza! Purtroppo il campo non è stato possibile visitarlo perchè stavano facendo dei lavori ma siamo comunque riusciti a sbriciare da un cancello laterale aperto proprio per i lavori! Se vuoi saperne di più sulla visita al Museo Boquense, leggi il nostro articolo dedicato QUI.
La Boca, anche se è un quartiere turistico, non è dei più sicuri. Cerca di stare nella zona “turistica” e di non allontanarti in vie laterali. Capirai di essere uscito dalla safe-zone quando non vedrai più turisti e incontrerai facce “sospette”! E’ il momento di tornare indietro!
Cosa vedere a Buenos Aires, quartieri Microcentro, Monserrat
Nel barrio del Microcentro si trova la splendida Plaza de Mayo che prende il nome dalla Rivoluzione di Maggio del 1810 che portò all’indipendenza dalla Spagna. È sempre stata il luogo delle rivolte e delle manifestazioni. Ogni giovedì si ritrovano le “Madres de la Plaza de Mayo” per ricordare i figli desaparecidos. Al centro della piazza si trova un obelisco bianco, la Piramide de Mayo, che ricorda il primo anniversario dell’indipendenza dalla Spagna.
Sulla Piazza si trovano i più importanti edifici della città. Prima fra tutti la Casa Rosada che ospita gli uffici del governo argentino. Dai suoi balconi si affacciava Evita Peron, la donna più importante e discussa della storia Argentina. All’interno della Casa Rosada fu allestita la Camera Ardente per dare l’ultimo saluto a Maradona nel 2020.
Alle spalle si trova il Museo del Bicentenario, un’esposizione permanente che ripercorre la storia argentina, dall’inizio del XIX secolo ad oggi. E’ inoltre possibile vedere anche i resti del Fuerte Viejo scoperto durante gli scavi sotto la Casa Rosada.
Un altro edificio importante che affaccia sulla Piazza è la Catedral Metropolitana completata nell’anno 1852, che fu costruita sulle fondamenta di un’antica chiesa coloniale. E’ la sede principale della Chiesa cattolica in Argentina. Dal 1998 si insediò, come arcivescovo Papa Francesco. Al suo interno si trova un museo dedicato alla sua storia con oggetti a lui appartenuti oltre ad ospitare la tomba di José de San Martìn, eroe venerato dagli Argentini.
Altri edifici hanno l’affaccio su questa storica piazza: si tratta del Cabildo, del Banco de la Nacion Argentina e della Statua equestre di Manuel Belgrano. Il Cabildo è un palazzo coloniale edificato nel 1725 che fu la prima sede del governo e il luogo da cui ebbe inizio la lotta per l’indipendenza dalla Spagna.
Avenida de Mayo
Da Plaza de Mayo inizia la Avenida de Mayo, che possiede un primato, si tratta della strada cittadina più lunga del Mondo che fu inaugurata il 9 luglio 1894. Nei suoi 2 km collega Plaza de Mayo con Plaza del Congreso. Sorsero su questa strada molti edifici e bar come Casa de la Cultura, Café Tortoni (il più antico dell’Argentina), Teatro Avenida, Hotel Castelar e tanti altri.
Balvanera, San Nicolás
Giungendo in Plaza del Congreso (barrio di Balvanera) puoi ammirare il Palacio del Congreso riconoscibile dalla cupola verde, dichiarato Monumento Nazionale.
Il Teatro Colón è uno dei teatri d’opera più grandi al mondo. Fu inaugurato il 25 maggio 1908 con la rappresentazione dell’Aida e operò dal 1857 al 1888. Vi si esibirono i più grandi artisti mondiali tra i quali la Callas, Caruso, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti…
L’obelisco alto 67 metri, che sorge nel barrio di San Nicolás, è situato al centro della Plaza de la República all’intersezione fra le avenide Corrientes e 9 de Julio ; fu costruito nel 1936 in occasione del 4° centenario della fondazione di Buenos Aires.
Cosa vedere a Buenos Aires, quartiere Palermo
Nel quartiere Palermo si trova il bellissimo Parque Tres de Febrero, un tempo residenza del dittatore Juan Manuel de Rosas. All’interno si trova il Rosedal, uno splendido roseto dichiarato Patrimonio Storico il 14 aprile 2011. Il Roseto ospita 93 specie differenti di rose coltivate in un giardino ideato dal paesaggista e agronomo Benito Carrasco.
All’interno del Parque Tres de Febrero si trova il Planetario Galileo Galilei, progettato dall’architetto Jan de Enrique. Ci sono almeno 3 curiosità su questo Planetario:
- All’ingresso posto nella terrazza è esposto un meteorite metallico proveniente dalla Provincia del Chaco
- Dove oggi sorge il Planetario si è svolta la prima partita di calcio giocata in Argentina il 20 giugno 1867
- In questo luogo è stato girato il video di Violetta “en mi mundo”
Il Quartiere di Palermo è suddiviso in sotto-quartieri tutti con un’anima distinta. La zona di lusso è Palermo Chico, caratterizzata da imponenti dimore e che ospita anche il Museo di Arte Latino-americana di Buenos Aires (MALBA).
Palermo Soho è il più trendy, con i suoi fantastici caffè e negozi di design esclusivi. P. Hollywood è rinomato per i numerosi bar e discoteche, che lo rendono meta perfetta per la vita notturna.
Palermo Viejo, si contraddistingue per gli edifici coloniali e i numerosi negozietti e bar molto alla moda.
Cosa vedere a Buenos Aires, quartieri Recoleta e Retiro
Il quartiere de la Recoleta nacque grazie all’insediamento all’inizio del XVIII secolo dell’ordine francescano del Conventos de los Recoletos, le prime cose che crearono furono iI convento, il cimitero e la Basilica di Nostra Signora del Pilar.
Il cimitero della Recoleta, chiamato Cementerio de la Recoleta, è il luogo più famoso del quartiere da visitare. Fu inaugurato nel 1822 ed è un cimitero monumentale. Sono sepolti personaggi famosi argentini tra i quali anche Evita Peron. Il biglietto d’ingresso è di circa € 6.
A fianco del cimitero si trova la splendida Basilica de Nuestra Señora del Pilar, bianca candida e in stile coloniale. Fu costruita nel 1716 e al tempo faceva parte del Convento. La chiesa ha una piccola cripta e un ambiente chiamato Los Cloisters, attualmente dedicato a museo. L’altare maggiore proviene dal Perù ed è decorato con motivi in argento.
Ad 1 km di distanza dal cimitero, si trova il simbolo di Buenos Aires e il fiore più grande al mondo, si tratta del Floralis Genérica, un fiore di metallo dal peso di 18 tonnellate e alto 23 mt, i cui petali si chiudono la sera per poi riaprirsi la mattina. Purtroppo 2 settimane prima della nostra visita si era abbattuto sulla città di Buenos Aires un forte temporale che aveva rotto un petalo della scultura.
Lì vicino sorge il Museo Nacional de Bellas Artes (MNBA), inaugurato nel 1895, espone il più grande patrimonio artistico dell’Argentina. Ci sono opere di Monet, Picasso e Van Gogh. Alle spalle sorge la Facultad de Derecho (UBA), l’università di Buenos Aires che offre quattro corsi di laurea: Giurisprudenza, Calligrafo pubblico, Traduttore pubblico, Insegnamento superiore di scienze giuridiche. L’edificio è di grande impatto, con una grande scalinata e sormontato da 14 colonne in stile neoclassico, che delimitano l’ingresso all’ateneo.
Quartiere Retiro
Il governatore Augustin de Robles nel XVII secolo costruì in questo quartiere una casa di campagna che chiamò “El Ritiro” per evidenziarne la lontananza dalla città. Da lì il nome del quartiere. A seguito dell’epidemia di febbre gialla, la borghesia si spostò in questo quartiere che andò via via popolandosi.
Il cuore del Retiro è Plaza San Martin, un tempo usata per la tratta degli schiavi e sulla quale affacciano edifici importanti. Al centro della piazza sorge la statua Equestre di José de San Martin.
In zona si trova il Palacio Paz, dimora privata dei primi del ‘900 di 12.000 mq appartenuta all’ambasciatore argentino in Francia José Camilo Paz oggi adibita a museo oltre al Monumento a los Caidos de Malvinas, in ricordo dei giovani morti durante la Guerra delle Falkland.
Sull’altro lato della piazza svetta la Torre Monumental, donata nel 1916 alla città dall’Inghilterra.
Quartiere San Telmo
San Telmo è uno dei quartieri più tradizionali di Buenos Aires. Il suo cuore è Plaza Dorrego che dopo Plaza de Mayo è la più antica della città. In questa piazza ogni domenica si tiene interessante mercato d’antiquariato. A San Telmo si trova anche il Museo Penitenziario chiamato Zanjón de Granados. Esplorando il quartiere a piedi troverete molti edifici bohemien e una casa davvero particolare. Si tratta della Casa Mínima ovvero la casa più piccola di Buenos Aires. Le sue dimensioni sono 2,50 metri di larghezza e 13 di profondità.
Puerto Madero
Situato vicino al Río de la Plata, Puerto Madero è uno dei quartieri più ricercati della città e quindi da inserire nella lista di cosa vedere a Buenos Aires. E’ è una zona ideale per passeggiare o cenare in uno dei numerosi ristoranti.
Il simbolo di questo quartiere è il Puente de la Mujer. L’opera realizzata da Santiago Calatrava, è girevole e interamente pedonale e si trova nel Dock 3 di Puerto Madero.
Se vuoi altri spunti per visitare Buenos Aires, dai un’occhiata alle attività proposte da Civitatis:
Quando andare a Buenos Aires
Grazie al clima mite, Buenos Aires può essere visitata in tutte le stagioni. Ad ogni modo le stagioni intermedie sono sempre le migliori anche per trovare meno gente. Noi l’abbiamo visitata a fine dicembre e c’erano parecchie persone in città per festeggiare il Natale. Le temperature in dicembre per esempio sono tra i 25 e i 28 gradi.
Curiosità su Buenos Aires
Buenos Aires è una città piena di curiosità!
- Cominciamo dal suo nome che in antichità era Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires. Il nome era un omaggio al Santuario di Nostra Signora bonaria di Cagliari, in Sardegna, infatti i primi ad arrivare qui furono dei marinai sardi devoti della Madonna di Bonaria.
- A Buenos Aires si trova la via più larga del mondo, ovvero l’Avenida 9 de Julio con i suoi 140 metri di larghezza. Per la sua costruzione sono stati rasi al suolo 5 isolati nel centro della città.
- I tanguero (ballerini di tango) hanno una propria lingua chiamata lunfardo. Questo “dialetto” viene usato nelle canzoni del tango ed è nato nelle carceri per riuscire a comunicare senza farsi capire dalle guardie.
- La bevanda nazionale è il Mate, un infuso a base di foglie essicate di yerba mate. Viene consumato in un contenitore chiamato mate e bevuto con una cannuccia di ferro.
- Le strade e le distanze sono misurate in cuadras ovvero quadri. Quando chiederai indicazioni ti diranno, percorri 3-4 quadras e sei arrivato. Ogni quadra misura 129 metri.
- Buenos Aires è la città con più librerie per abitante ma non solo anche con più psichiatri!
- Gli italiani in Argentina sono chiamati “Tano” o “Tana”, che è anche il diminutivo di “napoletano”. Per gli argentini napoletano e italiano sono la stessa identica cosa, non esiste Italia senza Napoli o non esiste italiano senza napoletano. Vuoi saperne di più su Tano? Leggi il nostro articolo QUI.
Quanto è sicura Buenos Aires?
Buenos Aires è la capitale più sicura dell’America Latina, lo dice stesso governo della Città autonoma di Buenos Aires (Caba), che ha reso note le statistiche relative ai crimini compiuti nel 2022 che confermano questa affermazione. Tuttavia, è importante valutare se la sicurezza a Buenos Aires sia ritenuta sufficiente per gli standard europei. Girando per Buenos Aires non abbiamo mai avuto la sensazione di trovarci in pericolo e anzi ci siamo mossi con molta tranquillità. Se esci dal Quartiere Boca “turistico” potresti avere qualche problema in più ma una volta che lo sai, sei a posto! Come in tutte le grandi città occorre usare il buon senso e non esporre oggetti di valore. Ci siamo sentiti molto meno tranquilli in Brasile per esempio!
E’ possibile arrivare a Buenos Aires in crociera per esempio con MSC Seaview con partenza da Rio de Janeiro per esempio o con partenza direttamente da Buenos Aires. Alcune navi partono anche dall’Italia, bisogna incastrare i periodi in cui si fanno le crociere di riposizionamento.
Il nuovo terminal passeggeri delle navi da crociera a Buenos Aires è quello di Benito Quinquela Martín, a 4 chilometri dal centro della città. Il consiglio che ti diamo all’uscita dal porto è quello di contrattare con un taxi (ufficiale mi raccomando) un tour della città. Il costo sarà di circa 60 euro per 4-5 ore. Potrai farti accompagnare dove vuoi o quasi. Considera che hanno il loro giro “preconfezionato” ma patti chiari all’inizio, amicizia lunga. Lo paghi quindi fatti portare dove vuoi tu se hai qualche idea in particolare.
Solitamente il giro tour della città comprende Plaza de Mayo, la Recoleta, Puerto Madero, Boca, Caminito, Rosedal, Planetario, Floralis Genérica. Dipende da quanto tempo decidi di fermarti nei vari quartieri.
Pensieri dal mondo
Visitando Buenos Aires è stato come realizzare un sogno. Quante volte avevamo sentito parlare di questa città? Beppe, essendo napoletano e tifoso del Napoli, è nato e cresciuto con il mito di Maradona. Buenos Aires era la sua città e ogni angolo parla di lui. E’ stato bello scoprire i luoghi in cui è cresciuto e ha giocato. Purtroppo non tutti sono visitabili perchè ci sono quartieri poco raccomandabili. Ne è un esempio il quartiere nel quale è cresciuto, Villa Fiorito, persino i taxi si rifiutano di andare o il cimitero che è privato. Ad ogni modo ci sono altri luoghi visitabili in cui ripercorrere la sua storia.
Tornando a Buenos Aires, ogni angolo di questa città ha una propria identità. Il quartiere che ci ha maggiormente colpito è stato La Boca per la particolarità e Plaza de Mayo per la storia che ha vissuto e che trasuda in ogni angolo.
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