SARDEGNA INSOLITA NEL CUORE DELLA BARBAGIA
Oggi vi parliamo di una Sardegna insolita, non quella fatta di bellissime spiagge ma la Sardegna vera, quella dell’interno e quindi il cuore pulsante di questa splendida regione legata ancora alle vecchie tradizioni e ai vecchi mestieri. La scoperta di questa parte della Sardegna non è casuale, non vi abbiamo mai parlato delle origini di Annalisa…. Il papà è sardo, proveniente da un piccolo e delizioso paesino collocato sui monti del Gennargentu, Aritzo, ed è proprio da qui che vogliamo iniziare.
ARITZO COME SI RAGGIUNGE
Da Nuoro si percorre la ss389 e si svolta per Fonni. Da qui si può proseguire per Desulo, Belvì e Aritzo.
SARDEGNA INSOLITA, COSA VEDERE AD ARITZO
Aritzo come dicevamo, si trova nel cuore della Sardegna e del Gennargentu, nella Barbagia di Belvì a 800 metri d’altitudine, in una vallata ricoperta di foreste, distante 70 chilometri da Nuoro. Il paese conta 1300 abitanti.

Famoso per l’aria buona che si respira e per le sorgenti di acqua è diventato un centro di villeggiatura per chi nella calda stagione estiva vuole sfuggire all’afa delle città. A proposito di sorgenti, la più famosa e quella legata ai miei migliori ricordi è Is Alinos. Una fontanella che rimane appena giù dal paese, ricordo che andavamo a riempire le taniche dell’acqua e a bere con i miei fratelli e i miei cugini dopo aver corso su e giù per le stradine del paese, oppure a dorso di mulo, la mia passione!

Alcune case di Aritzo conservano ancora le facciate in pietra e i balconi in legno. Ricordo quando passeggiavo tra i vicoli il profumo di formaggio che usciva dalle abitazioni…
La Chiesa principale è quella di San Michele Arcangelo risalente all’anno mille. Il piazzale esterno, chiamato Su Bastione, affaccia sulle colline. Ad Aritzo troverete il Castello Arangino del 1917, il Carcere Spagnolo del 600 dove ora c’è la mostra sulla stregoneria e il Museo della Montagna Sarda dove sono custoditi patrimoni quali maschere, costumi a attrezzi sulla pastorizia.
Di fronte ad Aritzo è ben visibile Su Texile, simbolo del paese. E’ un tacco calcareo che si erge sulle montagne la cui particolare forma è dovuta all’erosione. Texile si può raggiungere attraverso sentieri nei boschi approfittando per fare un pic nic in mezzo alla natura. In vicinanza del Texile sono presenti numerose domus de janas, il nome significa “casa delle streghe” o “casa delle fate”. Sono piccole grotte scavate nella roccia per seppellire i defunti.

Un’altra escursione interessante da fare è quella per raggiungere la cima di Bruncu Spina. Si tratta della seconda vetta più alta della Sardegna con i suoi 1829 metri. Bruncu Spina è anche la più importante area sciistica della Sardegna. La cima del Bruncu Spina può essere raggiunta attraverso sentieri escursionistici ricchi di aree attrezzate in cui praticare pic-nic, immersi nella natura incontaminata. In cima al monte si trova una croce.
ATTIVITA’ E CIBO AD ARITZO
Le attività principali di Aritzo sono l’artigianato del legno dove Sos maistos ‘e linna (i maestri del legno) producono oggetti meravigliosi quali cassepanche intagliate. Da non dimenticare l’artigianato dell’oro con splendide creazioni in filigrana. L’altra attività è la pastorizia da cui ricavano formaggi deliziosi quale il famoso pecorino sardo ma anche il meno conosciuto (per chi non è del posto) Su Casagedu .

Per fare il casagedu si usa il latte appena munto, crudo che deve avere una temperatura di 40-45°. Lo si mette in un contenitore e si immerge il caglio strizzato (ricavato dall’abomaso dei capretti o degli agnelli da latte, che non abbiano cominciato a brucare l’erba) e lo si stempera bene. Si lascia a riposo in luogo tiepido finché si sia rassodato. Lo si taglia a quadrati solitamente e lo si spalma su Sa Cocoi, il tipico pane simile ad una pagnotta. E’ un formaggio dalla consistenza morbida e dal sapore leggermente acidulo, una delizia del palato!!!
Stando in tema cibo, Aritzo produce anche amaretti con ripieno di mandorle che sono qualcosa di incredibilmente buono e il torrone.
Altra specialità è Sa Carapigna, una sorta di sorbetto al limone, ancora oggi protagonista delle feste isolane e soprattutto di una sagra che si tiene ad Aritzo a metà agosto! Davvero bello poter partecipare e vedere come lo producono! La tradizione è secolare ed è nata dal commercio dei blocchi di ghiaccio conservati nelle neviere del Gennargentu e commercializzata sotto forma di sorbetto.
Aritzo è inoltre famosa anche per le castagne e le nocciole annoverate nella sagra di ottobre.
Da Aritzo potrete partire per escursioni in giornata in diverse località di grande interesse che vi porteranno dritto nel cuore della cultura Sarda.
SARDEGNA INSOLITA, FLUMENDOSA
In Sardegna non si trova solo il mare e se volete rinfrescarvi basterà raggiungere il fiume Flumendosa, incastrato tra le montagne. Le rocce che affiorano dall’acqua gli conferiscono un’aria misteriosa. Potrete effettuare escursioni in battello in stile “Mississipi” con imbarcazioni tipiche con ruote a pala, fare canoa, pesca e rigeneranti nuotate! La zona si presta anche per trekking e arrampicata su roccia nelle falesie di Isili.
SARDEGNA INSOLITA, GIARA DI GESTURI
La riserva naturale della Giara di Gesturi è un vasto altopiano, contornato da pareti scoscese e bagnato da stagni temporanei. E’ famosa per la rarissima fauna che ospita, i cavallini selvatici, unico branco esistente in Europa, di piccole dimensioni. Potrete vederli scorrazzare nel parco e abbeverarsi negli stagni.
Il parco è formato da querce da sughero, lecci, ulivi e dalla profumatissima macchia mediterranea. Potrete avvistare altri animali quali cinghiali, lepri, ghiandaie e altri.
E’ consigliabile il noleggio di biciclette per girare il parco e per appostarvi dietro alle rocce e ai cespugli spiando i cavallini selvatici!! Un’emozione unica! Se volete, si può anche girare a cavallo.


SARDEGNA INSOLITA BARUMINI
Andare a Barumini significa entrare nella Sardegna autentica e nella storia. Avete mai sentito parlare dei nuraghi, le antiche costruzioni sarde? Bene a Barumini c’è il più grande nuraghe (che significa mucchio di pietre), riconosciuto dall’Unesco un Patrimonio Mondiale dal 1997. La civiltà nuragica durò circa 1000 anni, dal 1500 al 500 A.C.
L’area archeologica conosciuta come Su Nuraxi è composta da un grande nuraghe e da un villaggio che si estende tutto intorno. I nuraghi erano costruiti in basalto, a forma di torri e servivano per difendere il territorio circostante. A Barumini è possibile visitarlo all’interno con una guida che spiegherà il significato delle varie stanze e delle costruzioni limitrofe. Ci sono poi vari nuraghi sparsi in Sardegna ma questo sicuramente è il meglio conservato.
Per maggiori info cliccate QUI!
ORGOSOLO
Il paese di Orgosolo è immerso nel Supramonte e quindi nel centro della Barbagia. E’ abitato da circa 4500 persone e rimane a 620 metri di altitudine. E’ famoso in tutto il mondo per i suoi Murales, che decorano le case del centro storico. Potrete assaporare una Sardegna vera sia come territorio ma soprattutto come antiche tradizioni. Si possono effettuare passeggiate, noleggiare delle biciclette o partecipare ad escursioni in jeep sul Supramonte. Orgosolo è tristemente famosa anche per l’Anonima Sequestri e per i banditi nelle epoche passate.
PENSIERI DAL MONDO
I pensieri dal mondo di oggi sono molto intensi, riportano ai ricordi di un’infanzia passata in questa Terra, una Sardegna ricca di tradizioni, di costumi, di dialetti, una Sardegna che riporta alle mie origini.
Affiorano alla mente le donne vestite di nero come mia nonna, i giri a dorso di mulo, l’odore del formaggio pecorino e dei culgioni (culurgiones ovvero ravioli di patate), il sapore dell’acqua di fonte, i tramonti dalla nostra casa su Texile e le corse nelle strade ripide con cugini e amici.
Ricordo mia nonna che mi faceva trovare a terra gli amaretti incartati dicendomi che erano caduti dal cielo per me. Ricordo mio padre che faceva di tutto per trovare da qualche suo conoscente un asino o un somaro per farmi fare un giro. Oppure mentre mi guidava sui sassi del Flumendosa suggerendomi dove mettere i piedi per non cadere in acqua! La sua produzione di Casagedu e persino quando mi lavava sotto l’acqua gelida del lavello in giardino.
Purtroppo sono ricordi che con lui non potrò mai più vivere ma che mi porterò per sempre nel cuore così come le mie origini delle quali vado fiera.
Un viaggio in queste zone è sempre un’esperienza incredibile anche per chi lo visita la prima volta. I sardi sono un popolo estremamente gentile e disponibile verso chi dimostra interesse nei loro luoghi e nelle loro tradizioni.
Quella che vi ho raccontato oggi è una Sardegna diversa dagli stereotipi al quale siamo abituati, quella fatta solo di meravigliose e assolate spiagge nel quale trascorrere le nostre vacanze. Certo ha anche queste e sono tra le più belle d’Italia ma la Sardegna è molto di più, la Sardegna è da scoprire e da vivere.
Lasciate un like e condividete su Facebook se vi è piaciuto il mio racconto!
Parlando di origini e volete conoscere le nostre provenienze, dovreste leggere anche l’articolo su Napoli di Giuseppe! Lo trovate QUI!

